Sangue e donna mi chiede aiuto

L'interpretazione dei Sogni secondo gli Sciamani

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Myrtle

Sangue e donna mi chiede aiuto

Messaggio da Myrtle »

Ciao,

Ero in Francia col mio compagno (in questa Realtà non ci sono mai stata). Era notte, siamo entrati in un edificio, uno di quei grossi condomini con lunghi corridoi e decine di appartamenti su ogni piano. L'edificio era vecchio e fatiscente, entriamo in un appartamento, ci accoglie un ragazzino dicendoci che la madre stava male e chiedendomi di aiutarla, mi accompagna fino alla camera da letto dove questa donna era sdraiata e rantolava dalla sofferenza. Chiedo cos'avesse e il ragazzino mi risponde che si trattava di qualcosa alla gola, io risposi "ha la febbre, devo procurarle del paracetamolo", quindi scrivevo su uno smartphone la traduzione in francese di "paracetamolo".
Di colpo mi sono trovata per strada e subito dopo in un ospedale, c'erano tante persone che camminavano frettolosamente di qua e di là. Non ricordo di aver fatto nulla lì, di colpo mi sono ritrovata dentro un'auto, seduta sui sedili posteriori in mezzo a due signori anziani, aspettavo il mio compagno che era ancora dentro l'ospedale, quando è uscito è venuto da me e io gli ho chiesto se avesse preso tutto, lui risponde "Sì" e quindi scendo dalla macchina chiedendo permesso ai due signori. Siamo tornati all'appartamento che ricordo essere molto buio, fatiscente, spoglio, davvero ostile. Questa volta nell'appartamento, oltre al ragazzino e alla madre ci sono due signore, il ragazzino mi disse che le aveva dovute chiamare perché sua madre stava troppo male le due signore erano disperate per la situazione e piangevano, una delle due sono sicura fosse la madre della donna, l'altra credo una zia; il ragazzino mi dice "vedi cos'ha fatto mia madre?" Guardo il letto dove era ancora stesa rantolante ed era in una pozza di sangue, in quel momento le due donne la tirano su di peso per portarla fuori e quando la donna mi passa davanti mi dice "la mia gola!" guardandomi con gli occhi sbarrati (piuttosto inquietante, direi) e si infila tutta la mano dentro la bocca arrivando alla gola, grattandosela. Io allora deduco che il sangue se lo fosse procurato in quel modo.
A quel punto, la donna insieme alle altre due era andata via. Nell'appartamento c'ero solo io e una coppia di ragazzi (uomo e donna) la stanza dove ci trovavamo era orrenda, piccola, con un vecchio tavolo che occupava quasi tutta la stanza, sedie di ferro, pareti spoglie, un mobile tipo scribacchino ma in plastica, dove erano state messe cose tipo assorbenti e prodotti per l'igiene dei bimbi. La luce era di quelle al neon, fredda, i ragazzi parlavano e io ascoltavo e intanto mi stendevo la cera calda sulle gambe (quella per depilarsi) , ma mi accorgevo che nella cera c'erano resti di cibo che arrivavano dal pavimento.

Gracias!
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