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Il Flusso di esistenze (segue)

Dove va il Flusso?

Come ho già detto un'unghia non sa che il corpo cui appartiene sta andando ad accendere un televisore. Non capirebbe neanche cosa significa accendere un televisore, e anzi non sa neppure di appartenere a un corpo.
Lo stesso accade a ciascuno di noi, chiuso nella propria singola minuscola esistenza, rispetto al Flusso.
Ma cosa fa il Flusso cui appartengo, dove sta andando?
Può sembrare incomprensibile: se il Flusso è fuori del tempo, se nell'Altra Realtà il tempo non esiste, come può il Flusso andare in qualche luogo? Come può evolversi?
Eppure si evolve.
Questo non può essere spiegato a parole, dev'essere sperimentato come molte verità dello sciamanesimo. Ma esiste un'evoluzione che è al di fuori, al di sopra del tempo.
Lo farò sperimentare, capire in pratica nei Cerchi di Tamburo sul Flusso.

Il flusso dunque ha un "destino". Su questo "destino" la singola esistenza ha spesso poco peso, talora è perfino irrilevante, ma può anche contribuirvi molto o al contrario essergli di impaccio.
Destino è tra virgolette perché non è un destino scritto una volta per tutte, esso può venir cambiato, così come possiamo cambiare il nostro "destino" individuale.

Entrando nel flusso, ossia allargando la propria coscienza al flusso, come gli sciamani sanno fare, possiamo orientare meglio il nostro flusso verso il suo "destino", anche correggere il "destino" cioè la direzione dove il flusso sta andando, e possiamo far sì che questa nostra esistenza dia a tale direzione un forte contributo.

Fortuna e felicità vengono dal Flusso

via lattea
La Via Lattea che quasi tutti i popoli antichi dicevano essere il luogo dove vanno le anime dopo la morte.
Di fatto il Flusso appare nelle visioni e agli sciamani che vi entrano come una Via Lattea in movimento, dove le stelle sono le numerose esistenze.

Quando viene da me una persona sofferente afflitta da cattiva sorte o mancanza di potere personale, spiego sempre che la fortuna non è che il fluire della Vita.
L'espressione Non è che è uno scherzo, poiché il fluire della Vita è la cosa più importante del mondo per delle creature viventi!
La Vita ha le sue leggi e, come un fiume, segue un suo corso.
Quando ci adattiamo alle leggi della Vita e il nostro agire, i nostri desideri sono allineati con corso del "fiume", abbiamo fortuna e potere.
Se siamo ai margini del "fiume" la situazione è per noi neutra.
Quando invece i nostri obiettivi sono contro-corrente, abbiamo sfortuna.
Se la sfortuna si prolunga per molti anni, spesso vuol dire che, per posizioni ideologiche o per esperienze male interpretate, abbiamo convinzioni in contrasto con le leggi della Vita e quindi ci mettiamo al di fuori della sua "corrente" e del suo potere.
Se accettiamo umilmente le leggi della Vita e ci allineiamo ad esse, la nostra sorte cambierà.

Talora però questo non basta a darci vera fortuna e felicità.
Esiste infatti una fortuna di livello più alto. Questa viene dal Flusso.
Quando la nostra esistenza è allineata al nostro flusso, ossia contribuisce al "destino" del flusso, ne avremo fortuna.
Se invece è irrilevante o quasi al cammino del flusso, allora non saremo aiutati né danneggiati.
Se addirittura la nostra esistenza va contro il flusso, è di impaccio al suo cammino (o "destino") allora potremo averne malasorte e infelicità.

Perciò quando, entrando nel flusso, modifichiamo la nostra esistenza per farla contribuire molto al cammino del nostro flusso, non soltanto ci impegniamo per il vero scopo della nostra vita - ma ne abbiamo di riflesso, come premio se volete, un dono di fortuna e potere e soprattutto ci si schiudono le porte della felicità.
Poiché, fortuna a parte, solo scoprire il senso della nostra vita, la vera vita e lavorare per esso può renderci felici.

Le Porte del Flusso

Una delle cose più stupefacenti entrando nel Flusso è scoprire che molte cose cui noi attribuiamo la massima importanza, sono in realtà, nella realtà vera, del tutto irrilevanti oppure non esistono affatto.
Non soltanto non esiste il tempo, ma molte delle nostre certezze sono completamente inventate e molti dei nostri valori sono fantasticherie o roba insignificante.
Non posso qui farvi degli esempi, perché non li capireste oppure non ci credereste! Sono cose da sperimentare di persona.

Per entrare nel Flusso esistono Porte, note agli uomini fin dalla più remota antichità.
I nostri avi già nell'età della pietra, sapevano come entrare e uscire dal Flusso.
Ma poi in tempi remotissimi queste Porte vennero chiuse e sigillate.
Furono gli uomini stessi, o meglio i loro capi, a farlo per impedire a quelli più deboli di perdersi. Essi costruirono dei sistemi di credenze e di valori intorno alla loro piccola esistenza, sistemi che spiegassero il mondo e il senso della vita dal punto di vista dell'unghia. Un mondo fittizio al cui centro ci fosse non la persona vera (il flusso), ma l'unghia.
Chiusero le Porte per entre nel Flusso e solo ai grandi sacerdoti o sciamani fu concesso di aprirle. Anzi col tempo solo questi eletti sapevano della loro esistenza.
Con l'avanzare dei millenni anche i capi iniziarono a credere al mondo e alla conoscenza fittizie che loro stessi avevano creati e si dimenticarono di quelle Porte. Questa sapienza diventò esoterica e solo poche stirpi di sciamani la conservarono trasmettendola ai loro allievi.