Sepolture sciamaniche

[Yantàna]

Una tomba sotto un bell'albero può fornire potere, ma una serie di tombe a schiera in un cimitero non ne ha alcuno. Si portano fiori freschi sulle tombe proprio per questo, per nutrire lo Spirito, ma certo non è un granché, specie se fatto una volta all'anno.

ma cercare di nutrire lo spirito di un morto è buona medicina? Ai vivi fa bene? E al morto? O sarebbe meglio lasciarlo andare? Voglio dire, quando una persona comune muore, c'è un cammino che per la sua anima sarebbe preferibile intraprendere e quindi che i familiari dovrebbero favorire con i riti? Mi viene in mente per esempio il "Libro Tibetano dei Morti"...

[Kaniats]

Si, adesso mi è chiaro.
Quando si tiene altare dedicato agli antenati e si fanno loro offerte, il loro spirito protegge la casa e la famiglia stabilendosi nell'altare e nutrendosi delle offerte?

[Yuma]

L'argomento è molto interessante e nonostante abbiamo fatto diversi cerchi in qualche maniera ricollegabili all'argomento, ci sono tante cose sulle varie anime su cui mi piacerebbe sapere di più.

Spero che il prossimo cerchio di ottobre mi aiuti in questo, di domande da fare ne ho ancora tante.

Animo y fuerza.

Yuma.

[Nic]

Ciao, dai post su questo argomento mi sembra di capire che nutrire la parte di anima del defunto che rimane sulla terra non sia sbagliato, ma anzi che sia quasi una cosa giusta. Sento però qualcosa di strano in questo... voglio dire, fino a quando si parla di antenati si intravede anche la possibilità che rimangano al nostro fianco quasi come spiriti ausiliari, quindi direi che ha un senso. Ma nella maggior parte dei casi, intendo quando non c'è un chiaro scopo, non è meglio che l'anima del defunto "prosegua" verso la sua strada senza rimanere attaccato alla vita, alla terra ?

[Tsunki]

C'è della confusione.
Probabilmente l'argomento non andava sviluppato qui, ma in area privata. Non perché ci sia qualcosa di segreto, ma perché ci sono cose che apprendisti ed allievi curanderos sanno e hanno visto, e gli altri utenti del forum no.
Cerco di chiarire in poche parole: ci sono molti modi di descrivere qualcosa che non è di questa realtà e sono tutti approssimativi, ma secondo ad es gli sciamani mongoli, l'uomo ha 3 anime, due di queste seguono loro cammino in altri mondi, una resta sulla terra.
È questa che riceve offerte.
Potrei dire, in un certo senso, che l'io che si è formato in questa vita, la tua identità di questa esistenza, rimane qui e cerca di solito un luogo nella natura dove prendere potere opp. resta nella casa dove ha vissuto o vicino alla tomba, se qualcuno la pensa e le fa offerte. Altrimenti senza ricevere potere, nel tempo perde energia e si dissolve. Non ha altri luoghi dove andare, appartiene alla terra e sulla terra rimane.
Molte di queste anime vanno in luoghi della natura, dal cui potere si alimentano per sopravvivere, altre ci vanno in seguito quando nessuno piu si ricorda di loro o visita le loro tombe. Restando nella natura nel tempo dimenticano l'identità terrena e alcune diventano spiriti della natura. Le piu deboli però si dissolvono. Gli Shuar dicono che diventano il vapore che si alza dalla terra dopo la pioggia.

[Nic]

Grazie per la risposta, ha fatto un po' di chiarezza.
Riguardo all'argomento sono felice che sia pubblico, perché mi sembra davvero molto interessante, anche a sentimento.
Poi chiaramente le parole rimangono parole, e le esperienze rimangono esperienze... e il forum è fatto per le parole

[nanna]

Ma... perché le donne?
I guerrieri più valorosi (solo loro) tra gli Shuar erano in piedi perché non si prostrano neanche di fronte alla morte.
In Asia sciamani e valorosi per un motivo analogo...
Ma le donne?
Non è che siccome stavano in piedi tutto il giorno per servire la famiglia (e gli uomini ), devono continuare anche dopo morte?

Non ho aggiunto che venivano sepolti in alberi tagliati. Cioè non ha a che fare con lo stare in piedi in questo caso, la sepoltura era in fossa ma all'interno di un albero scavato.
Ho chiesto a che ne sa molto più di me. Premetto che ci sono sempre i limiti dovuti alla conservazione (in alcuni terreni e condizioni il legno non lascia nemmeno tracce, oppure le tracce che si trovano non consentono di determinare se si tratti di tavolati lignei o tronchi); ciò detto abbiamo dei casi certi in cui si tratta di donne. Non è un costume generalizzato ma solo alcune persone ricevevano questo trattamento, e più o meno in tutta la zona appenninica. Io ho sempre pensato che il nesso donna-albero fosse il radicamento alla terra che consente la trasmissione della vita.