Tradizione orale
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Tradizione orale
Io ho dei grossi problemi con la memoria e devo continuamente rileggermi le cose, ma in questo periodo stavo riflettendo sul significato della tradizione orale…
Cito Platone, che nel Fedro racconta del dialogo fra il dio Amon e Theuth, inventore della scrittura.
O ingegnosissimo Theuth, tu per benevolenza verso l’alfabeto di cui sei l’inventore, hai esposto il contrario del suo vero effetto. Perché esso ingenererà oblio verso le anime di chi lo apprenderà. Coloro cesseranno di esercitare la memoria perché, fidandosi dello scritto, richiameranno alla mente le cose non più dall’interno di essi, ma dal di fuori, attraverso segni estranei: ciò che tu hai trovato non è una ricetta per la memoria, ma per richiamare alla mente. Né tu offri vera sapienza ai tuoi scolari, ma ne dai solo l’apparenza perché essi, grazie a te, potendo avere notizie di molte cose senza insegnamento, si crederanno di essere dottissimi, mentre per la maggior parte non sapranno nulla.
Ogni volta che sia messo per iscritto, ogni discorso arriva alle mani di tutti, tanto di chi l’intende che quanto di chi non vi ha nulla a che fare, né si sa a chi gli convenga parlare e a chi no.
Che ne pensate?
Animo y fuerza
Vittorio
Cito Platone, che nel Fedro racconta del dialogo fra il dio Amon e Theuth, inventore della scrittura.
O ingegnosissimo Theuth, tu per benevolenza verso l’alfabeto di cui sei l’inventore, hai esposto il contrario del suo vero effetto. Perché esso ingenererà oblio verso le anime di chi lo apprenderà. Coloro cesseranno di esercitare la memoria perché, fidandosi dello scritto, richiameranno alla mente le cose non più dall’interno di essi, ma dal di fuori, attraverso segni estranei: ciò che tu hai trovato non è una ricetta per la memoria, ma per richiamare alla mente. Né tu offri vera sapienza ai tuoi scolari, ma ne dai solo l’apparenza perché essi, grazie a te, potendo avere notizie di molte cose senza insegnamento, si crederanno di essere dottissimi, mentre per la maggior parte non sapranno nulla.
Ogni volta che sia messo per iscritto, ogni discorso arriva alle mani di tutti, tanto di chi l’intende che quanto di chi non vi ha nulla a che fare, né si sa a chi gli convenga parlare e a chi no.
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Vittorio
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Corvoblu
