Manifestazioni degli spiriti in questa realtà
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
-
- Autore
- Messaggio
non ho mai letto questo libro.....SpiritoUniversale ha scritto: L'Essere umano in questa materia non è l'Essere umano Originale, ma è un pellegrino che deve percorrere un certo cammino: dall'inconsapevolezza totale di quando nasciamo in questo mondo, passando dalla "Selva oscura" (ovvero la maturazione del proprio Io), affrontando le proprie ombre, conoscendo il proprio Inferno, purificandosi e arrivando alla fine del proprio pellegrinaggio. Questo cammino deve essere fatto (se ovviamente vogliamo tornare a conoscere chi siamo veramente e sentiamo il richiamo dentro di noi) perchè una volta che l'Uomo si incarna in una vita materiale, dell'Essere umano originale sopravvive solo un atomo del suo volto originale. In tal senso c'è da dire che non si incarna mai una identità (ovvero per esempio, io Gianmarco se muoio non mi reincarno nella vita successiva come il Gianmarco della vita precedente), ma si reincarna solo questo atomo di spirito (chiamatela anima, microcosmo o come volete), che è appunto la piccolissima parte sopravvissuta da quando torna ad essere imprigionata in una nuova vita materiale. Si reincarna un atomo e basta in quanto in realtà fa parte del Tutto, ma dato che contiene in sè il "ricordo" di tutte le vite materiali che ha vissuto attraverso le varie identità, viene richiamata a reincarnarsi fino a che non ha svolto il suo compito, che è quello che succede una volta che un individuo raggiunge l'illuminazione e poi la liberazione dalle catene della materia, ovvero lo stato buddhico, cristico o chiamatelo come volete, che è poi la fine del pellegrinaggio.
E' per questo che ho parlato prima di natura/mondo dialettico e coscienza egocentrica. Fino a che viviamo una vita materiale identificati nella coscienza che si è formata in questa vita percepiamo tutto in modo illusorio, in quanto gira tutto intorno al nostro ego. Per percorrere il cammino abbiamo bisogno innanzitutto di una purificazione, poi di una iniziazione (cioè un cambiamento di percezione, una trasformazione per comprendere il proprio cammino). Questo cammino ha bisogno, per essere percorso, di dissolvere pian piano la coscienza che si è venuta a creare in questa vita (perciò artificiale), attraverso le esperienze individuali e personali, eccetera. Questa dissoluzione è importante perchè deve lasciare spazio a una nuova coscienza, che poi è quella che si manifesta con l'avanzare della dissoluzione dell'ego. Questa nuova coscienza è poi la manifestazione del risveglio dell'anima. Più si dissolvono le ombre e più la luce dell'anima rischiara con la sua luce.
Se il cammino non viene percorso il microcosmo tornerà ad incarnarsi sempre in nuove vite materiali fino a che uno dirà: "Thò sento qualcosa che mi richiama dentro, che sarà mai?". E da lì inizia il cammino. Ahhahha poi sembra che il microcosmo sia al di fuori di noi stessi, non è così, perchè in realtà rappresenta chi siamo veramente.
Non mi piace molto parlare di queste cose perchè per comprenderlo bisognerebbe che questo cammino venisse fatto concretamente.
Poi attraverso le parole si inciampa sicuramente nelle imprecisioni perchè la Verità non può essere espressa.
Spero di essere stato chiaro questa volta, e scusatemi delle possibili castronerie.
Un abbraccio
a quale tradizione appartiene la visione di reincarnazione che hai riportato?
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
Questa lezione è tutta per me!Corvoblu ha scritto:le giovani marmotte spesso hanno solo bisogno di studiare meno con la testa e praticare di più.
Bellissima!Tsunki ha scritto:Una volta che mi sarò sbarazzato dell'ego e avrò ottenuto l'Illuminazione (o il contrario, non ricordo bene, mi sono mutato in Serpente per seguire il ragionamento, ma mi si sono lo stesso slogate le vertebre... Laughing), comunque, una volta fatto tutto ciò, andrò da Dio... Di solito in queste ricostruzioni c'è sempre un Dio unico superiore, altrimenti chi l'ha inventata tutta 'sta roba?...
andrò da Dio e gli consiglierò di smetterla di frantumarsi da solo le palle a creare un Universo così cerebrale, di uscire un po' dal suo Regno celeste, ascoltare i canti degli uccelli, il ruggito di un giaguaro e farsi una scopata.
Dio, destandosi dalle sue elucubrazioni, mi risponderà: "Sono un Dio unico, sono qui da solo, non posso scopare con nessuno..."
"Ah ecco - esclamerò - questo spiega un sacco di cose... Rolling Eyes
Ma è sufficiente esporre la dottrina così com'è per ridicolizzarla
Dio ha creato l'uomo, ma l'uomo ha cominciato a peccare contro Dio.
Il peccato era contro Dio perchè offendeva Dio.
Così si fece qualche tentativo intelligente per rimediare: diluvio universale, pestilenze, etc...!
Eh, ma l'uomo aveva la testa dura: ricominciò a peccare.
..e così, bisognava trovare un modo per porre rimedio al peccato che era contro Dio.
Bisognava che qualcuno fosse punito per il peccato dell'uomo che era contro Dio.
Così Dio pensò di punire sè stesso per perdonare l'uomo del peccato che era contro Dio.
Poi l'uomo fu "salvato dal peccato", ma rimase vittima del peccato ( : ). Continuava a peccare contro Dio anche con la sua stessa natura umana.
Ma l'uomo fu salvato dal peccato.
Riassunto: L'uomo pecca contro dio e dio, per perdonare l'uomo fa crocefiggere sè stesso dall'uomo che ha peccato contro dio. Poi l'uomo è libero dal peccato, ma continua a peccare con ogni respiro così deve andare in chiesa.
Tattarattà! Non è un gioco di parole, ma la dottrina monoteista occidentale per eccellenza!
(P.S. se trovate che tutto questo ha senso, contattate immediatamente la Prefettura della Casa Pontificia Tel. +39.06.69884857 fax +39.06.69885863 e vi troveranno qualcosa da fare per loro )
Hehe, Giobbe Covatta aveva capito tutto :
«Noè era il prediletto del Signore: viveva nel deserto divorato dalla sete e dai pidocchi.»
-
- Messaggi: 88
- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
- Località: Vaiano (PO), Toscana
Ahahahah libronanki ha scritto:non ho mai letto questo libro.....SpiritoUniversale ha scritto: L'Essere umano in questa materia non è l'Essere umano Originale, ma è un pellegrino che deve percorrere un certo cammino: dall'inconsapevolezza totale di quando nasciamo in questo mondo, passando dalla "Selva oscura" (ovvero la maturazione del proprio Io), affrontando le proprie ombre, conoscendo il proprio Inferno, purificandosi e arrivando alla fine del proprio pellegrinaggio. Questo cammino deve essere fatto (se ovviamente vogliamo tornare a conoscere chi siamo veramente e sentiamo il richiamo dentro di noi) perchè una volta che l'Uomo si incarna in una vita materiale, dell'Essere umano originale sopravvive solo un atomo del suo volto originale. In tal senso c'è da dire che non si incarna mai una identità (ovvero per esempio, io Gianmarco se muoio non mi reincarno nella vita successiva come il Gianmarco della vita precedente), ma si reincarna solo questo atomo di spirito (chiamatela anima, microcosmo o come volete), che è appunto la piccolissima parte sopravvissuta da quando torna ad essere imprigionata in una nuova vita materiale. Si reincarna un atomo e basta in quanto in realtà fa parte del Tutto, ma dato che contiene in sè il "ricordo" di tutte le vite materiali che ha vissuto attraverso le varie identità, viene richiamata a reincarnarsi fino a che non ha svolto il suo compito, che è quello che succede una volta che un individuo raggiunge l'illuminazione e poi la liberazione dalle catene della materia, ovvero lo stato buddhico, cristico o chiamatelo come volete, che è poi la fine del pellegrinaggio.
E' per questo che ho parlato prima di natura/mondo dialettico e coscienza egocentrica. Fino a che viviamo una vita materiale identificati nella coscienza che si è formata in questa vita percepiamo tutto in modo illusorio, in quanto gira tutto intorno al nostro ego. Per percorrere il cammino abbiamo bisogno innanzitutto di una purificazione, poi di una iniziazione (cioè un cambiamento di percezione, una trasformazione per comprendere il proprio cammino). Questo cammino ha bisogno, per essere percorso, di dissolvere pian piano la coscienza che si è venuta a creare in questa vita (perciò artificiale), attraverso le esperienze individuali e personali, eccetera. Questa dissoluzione è importante perchè deve lasciare spazio a una nuova coscienza, che poi è quella che si manifesta con l'avanzare della dissoluzione dell'ego. Questa nuova coscienza è poi la manifestazione del risveglio dell'anima. Più si dissolvono le ombre e più la luce dell'anima rischiara con la sua luce.
Se il cammino non viene percorso il microcosmo tornerà ad incarnarsi sempre in nuove vite materiali fino a che uno dirà: "Thò sento qualcosa che mi richiama dentro, che sarà mai?". E da lì inizia il cammino. Ahhahha poi sembra che il microcosmo sia al di fuori di noi stessi, non è così, perchè in realtà rappresenta chi siamo veramente.
Non mi piace molto parlare di queste cose perchè per comprenderlo bisognerebbe che questo cammino venisse fatto concretamente.
Poi attraverso le parole si inciampa sicuramente nelle imprecisioni perchè la Verità non può essere espressa.
Spero di essere stato chiaro questa volta, e scusatemi delle possibili castronerie.
Un abbraccio
a quale tradizione appartiene la visione di reincarnazione che hai riportato?
"Tradizione"... alla Gnosi. Sono un allievo della Rosacroce d'Oro, Scuola spirituale gnostica. se vi può interessare: http://www.rosacroce.info
- Tsunki
- Administrator
- Messaggi: 4289
- Iscritto il: gio 7 dic 2006, 20:26
- Località: Amazzonia, Australia, Svizzera
- Contatta:
Ah ecco, mi pareva che doveva essere qualche filosofia.SpiritoUniversale ha scritto: "Tradizione"... alla Gnosi. Sono un allievo della Rosacroce d'Oro, Scuola spirituale gnostica. se vi può interessare: http://www.rosacroce.info
Grazie per il link, ma non le ho mai capite le filosofie... ossia, non è che non capisco quel che dicono, quel che non capisco è perché uno parli con linguaggio astruso di cose di cui non sa nulla.
Perché è evidente che chiunque dica quello che hai scritto tu sulla liberazione dall'ego, illuminazione etc., non ha mai sperimentato nulla di quel di cui parla.
L'annullamento della coscienza personale esiste in molte tradizioni autentiche (ossia quelle in cui le cose si fanno, anziché scriverne), gli sciamani la sperimentano temporaneamente (oppure per sempre) attraverso riti come lo smembramento, e quello che si "scopre" non ha niente a che vedere con nessuno di quegli arzigogoli che ho letto. Ma proprio niente di niente.
Quindi chi scrive cose simili non ha sperimentato nulla, ha soltanto immaginato le cose con dei ragionamenti e in base alle sue speranze... ma perché lo fa?
E' come se io mi trovassi chiuso in una stanza senza finestre e volessi determinare, con dei ragionamenti e in base a ciò che mi piacerebbe, cosa c'è fuori: ma non ne azzeccherò una!
Boh!
ánimo y fuerza
Tsunki
Tsunki
-
- Messaggi: 88
- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
- Località: Vaiano (PO), Toscana
Non sono d'accordo ma vabè, poco importa. Comunque non è una filosofia, quelle si lasciano agli intellettuali E' pratica e sperimentazione pure quella offerta dalla Rosacroce d'Oro, in modo diverso rispetto allo Sciamanesimo, ma lo è. Senza dubbio ogni individuo ha bisogno di un approccio e di un metodo conforme alla propria personalità per intraprendere un cammino spirituale. Io ci trovo del bello e l'efficacia in entrambi i metodi, anche perchè altrimenti non sarei qui a cercare di conoscere
Spiritouniversale ha scritto:
Non sono d'accordo ma vabè, poco importa. Comunque non è una filosofia, quelle si lasciano agli intellettuali E' pratica e sperimentazione pure quella offerta dalla Rosacroce d'Oro, in modo diverso rispetto allo Sciamanesimo, ma lo è.
Pratica e sperimentazione di che? Di un concetto? Di cosa esattamente?
Cosa significa per te mettere in pratica e farne esperienza?
Scusami......ma propio faccio fatica a comprenderti.......
_______________ Margot___________________________________
Non sono d'accordo ma vabè, poco importa. Comunque non è una filosofia, quelle si lasciano agli intellettuali E' pratica e sperimentazione pure quella offerta dalla Rosacroce d'Oro, in modo diverso rispetto allo Sciamanesimo, ma lo è.
Pratica e sperimentazione di che? Di un concetto? Di cosa esattamente?
Cosa significa per te mettere in pratica e farne esperienza?
Scusami......ma propio faccio fatica a comprenderti.......
_______________ Margot___________________________________
-
- Messaggi: 88
- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
- Località: Vaiano (PO), Toscana
In ciò che ho scritto precedentemente è vero, era un concetto, e lì dentro c'è qualcosa che ho compreso con l'esperienza e altre cose no. Fare esperienza secondo me è vivere e sperimentare direttamente su di sè.Anna ha scritto:Spiritouniversale ha scritto:
Non sono d'accordo ma vabè, poco importa. Comunque non è una filosofia, quelle si lasciano agli intellettuali E' pratica e sperimentazione pure quella offerta dalla Rosacroce d'Oro, in modo diverso rispetto allo Sciamanesimo, ma lo è.
Pratica e sperimentazione di che? Di un concetto? Di cosa esattamente?
Cosa significa per te mettere in pratica e farne esperienza?
Scusami......ma propio faccio fatica a comprenderti.......
_______________ Margot___________________________________
Per Spiritouniversale.....
Sono andata a leggere il sito.....ma dimmi come puoi mettere in pratica ...
"Verbo, Vita e Luce divini saranno sperimentati dall’essere umano e diventeranno pienamente attivi in lui" ( piccola frase riportata dal sito....)
Mentre leggevo per rendermi conto di cosa tratta la Rosacroce d'oro....
mi sono persa..... usa il tuo stesso linguaggio ( o meglio tu usi il loro linguaggio ahahah )......
E' teoria, filosofia, è concetto.
Come puoi fare esperienza di una teoria, che non ha la possibilità pratica di essere sperimentata......????????
_____________________________________________________________
Sono andata a leggere il sito.....ma dimmi come puoi mettere in pratica ...
"Verbo, Vita e Luce divini saranno sperimentati dall’essere umano e diventeranno pienamente attivi in lui" ( piccola frase riportata dal sito....)
Mentre leggevo per rendermi conto di cosa tratta la Rosacroce d'oro....
mi sono persa..... usa il tuo stesso linguaggio ( o meglio tu usi il loro linguaggio ahahah )......
E' teoria, filosofia, è concetto.
Come puoi fare esperienza di una teoria, che non ha la possibilità pratica di essere sperimentata......????????
_____________________________________________________________
-
- Messaggi: 88
- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
- Località: Vaiano (PO), Toscana
Io credo che la teoria non sia per forza contrastante con la pratica. L'azione necessita innanzitutto di essere pensata, voluta e intenzionata.Anna ha scritto:Per Spiritouniversale.....
Sono andata a leggere il sito.....ma dimmi come puoi mettere in pratica ...
"Verbo, Vita e Luce divini saranno sperimentati dall’essere umano e diventeranno pienamente attivi in lui" ( piccola frase riportata dal sito....)
Mentre leggevo per rendermi conto di cosa tratta la Rosacroce d'oro....
mi sono persa..... usa il tuo stesso linguaggio ( o meglio tu usi il loro linguaggio ahahah )......
E' teoria, filosofia, è concetto.
Come puoi fare esperienza di una teoria, che non ha la possibilità pratica di essere sperimentata......????????
_____________________________________________________________
Potrei farti la stessa domanda: come si può giudicare qualcosa che non si è vissuta? Io dato che sto vivendo certe esperienze in modo concreto posso dirti che quelle cose sono possibili, non so tu. Poi la parola è per forza teorica, magari quel che dico per me ha un significato perchè l'ho vissuto, ma tu lo percepisci come teoria perchè per te è teoria.
Anche qui si usa un determinato linguaggio collettivo, è normale: ogni contesto ha un linguaggio comune.
Per farti un esempio: si puoi parlare di tsentsak anche se non è stata provata l'esperienza, però se ne può parlare perchè se ne ha fiducia che esistano veramente; se ne ha fiducia perchè è un cammino che molto probabilmente ha già dato i suoi frutti, altrimenti lo scetticismo rimarrebbe. Allo stesso modo, in ciò che ho scritto nel fatidico post così tanto contestato, c'è qualcosa che ho vissuto e qualcosa che non ho vissuto: alcune cose saranno teoriche e basta, altre no. Però dico anche quelle teoriche perchè ne ho molta fiducia, altrimenti innanzitutto non avrei provato a buttarmi tra le braccia di questa opportunità. Poi è vero che la teoria da sè non basta, per conoscere veramente ci vuole la pratica e la sperimentazione diretta ed esistenziale. Ma quando si vive qualcosa, anche se non è al "livello" di ciò che non è vissuto e quindi teorico, se ne può leggermente percepire l'essenza di quella non vissuta e quindi di cosa vuol dire. Tante volte basta aprire il cuore e possiamo venire abbagliati anche da ciò che non conoscevamo per esperienza.
Bhò io credo che si stiano portando alla luce problemi inesistenti
Spiritouniversale ha scritto.
Ma quando si vive qualcosa, anche se non è al "livello" di ciò che non è vissuto e quindi teorico, se ne può leggermente percepire l'essenza di quella non vissuta e quindi di cosa vuol dire. Tante volte basta aprire il cuore e possiamo venire abbagliati anche da ciò che non conoscevamo per esperienza.
Bhò io credo che si stiano portando alla luce problemi inesistenti
Innanzittutto non si è portato alla luce problemi...in quanto inesistenti.
Almeno per me, i problemi sono ben altri.
Era un tentativo di avvicinarmi a te ,per comprendere cosa significa ciò che scrivi....ma anche dall'ultima tua considerazione.....ci rinuncio.
Non è una critica, nè un giudizio....semplicemnte non capisco cosa vuoi esprimere. Può essere un mio limite e lo accetto.
Punto.
- Una volta un gruppo di psichiatri stava cercando di afferrare il simbolismo nascosto in un certo comportamento.
Freud, che amava fumare i sigari, interruppe la discussione degli psichiatri e, togliendosi il sigaro di bocca, disse loro: " A volte un sigaro è solo un sigaro"-
___________________ Margot _____________________________
Ma quando si vive qualcosa, anche se non è al "livello" di ciò che non è vissuto e quindi teorico, se ne può leggermente percepire l'essenza di quella non vissuta e quindi di cosa vuol dire. Tante volte basta aprire il cuore e possiamo venire abbagliati anche da ciò che non conoscevamo per esperienza.
Bhò io credo che si stiano portando alla luce problemi inesistenti
Innanzittutto non si è portato alla luce problemi...in quanto inesistenti.
Almeno per me, i problemi sono ben altri.
Era un tentativo di avvicinarmi a te ,per comprendere cosa significa ciò che scrivi....ma anche dall'ultima tua considerazione.....ci rinuncio.
Non è una critica, nè un giudizio....semplicemnte non capisco cosa vuoi esprimere. Può essere un mio limite e lo accetto.
Punto.
- Una volta un gruppo di psichiatri stava cercando di afferrare il simbolismo nascosto in un certo comportamento.
Freud, che amava fumare i sigari, interruppe la discussione degli psichiatri e, togliendosi il sigaro di bocca, disse loro: " A volte un sigaro è solo un sigaro"-
___________________ Margot _____________________________
-
- Messaggi: 88
- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
- Località: Vaiano (PO), Toscana
Grazie della condivisione di tuttoAnna ha scritto: Innanzittutto non si è portato alla luce problemi...in quanto inesistenti.
Almeno per me, i problemi sono ben altri.
Era un tentativo di avvicinarmi a te ,per comprendere cosa significa ciò che scrivi....ma anche dall'ultima tua considerazione.....ci rinuncio.
Non è una critica, nè un giudizio....semplicemnte non capisco cosa vuoi esprimere. Può essere un mio limite e lo accetto.
Punto.
- Una volta un gruppo di psichiatri stava cercando di afferrare il simbolismo nascosto in un certo comportamento.
Freud, che amava fumare i sigari, interruppe la discussione degli psichiatri e, togliendosi il sigaro di bocca, disse loro: " A volte un sigaro è solo un sigaro"-
___________________ Margot _____________________________
- Pinchuruwia
- Moderatore
- Messaggi: 791
- Iscritto il: lun 1 giu 2009, 16:00
- Località: Milano
Ciao Spiritouniversale,SpiritoUniversale ha scritto: Dopo queste due esperienze mi viene spontaneo chiedere se le manifestazioni di spiriti in questa realtà attraverso la natura dialettica è possibile oppure sono associazioni mentali e illusorie. Vi sarei grato di un possibile aiuto in tal senso e perdonate della possibile ignoranza.
Gracias
volevo cercare di dare una risposta alla tua domanda, sempre che abbia capito bene cosa intendi.
Cerco di farti un esempio, così la cosa dovrebbe risultarti più chiara.
Se vedi un giaguaro in sogno, o se lo vedi in una visione, o se vedi che le ombre o le forme dell'ambiente intorno a te formano la sagoma di un giaguaro o se nella penombra, ad occhi socchiusi, vedi effettivamente l' immagine di un giaguaro, oppure vedi un giaguaro in carne ed ossa, be' in tutti questi casi tu HAI VISTO un giaguaro, non hai immaginato che ci fosse.
Sono tutte manifestazioni diverse dello spirito del giaguaro.
Ovviamente questo vale anche per altri animali, per le persone o altro.
Non sono un esperto, ma da quello che ho capito io le cose funzionano così.
Spero di aver risposto alla tua domanda.
Religion is for people afraid of going to hell, Spirituality is for those who have already been there.
-
- Messaggi: 88
- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
- Località: Vaiano (PO), Toscana
Molto gentile Alessio ti ringrazio della risposta. Sei stato molto chiaroAlessio ha scritto:Ciao Spiritouniversale,SpiritoUniversale ha scritto: Dopo queste due esperienze mi viene spontaneo chiedere se le manifestazioni di spiriti in questa realtà attraverso la natura dialettica è possibile oppure sono associazioni mentali e illusorie. Vi sarei grato di un possibile aiuto in tal senso e perdonate della possibile ignoranza.
Gracias
volevo cercare di dare una risposta alla tua domanda, sempre che abbia capito bene cosa intendi.
Cerco di farti un esempio, così la cosa dovrebbe risultarti più chiara.
Se vedi un giaguaro in sogno, o se lo vedi in una visione, o se vedi che le ombre o le forme dell'ambiente intorno a te formano la sagoma di un giaguaro o se nella penombra, ad occhi socchiusi, vedi effettivamente l' immagine di un giaguaro, oppure vedi un giaguaro in carne ed ossa, be' in tutti questi casi tu HAI VISTO un giaguaro, non hai immaginato che ci fosse.
Sono tutte manifestazioni diverse dello spirito del giaguaro.
Ovviamente questo vale anche per altri animali, per le persone o altro.
Non sono un esperto, ma da quello che ho capito io le cose funzionano così.
Spero di aver risposto alla tua domanda.